Monday, July 23, 2007

Il Web 2.0 e i giornalisti ignoranti

Ero al bar che facevo pacificamente colazione quando all'improvviso sento il bisogno irrefrenabile di leggere il giornale. Purtroppo i giornali seri erano gia' tutti occupati e quindi mi sono dovuto accontentare della copia di Affari&Finanza che giaceva sulla sedia accanto alla mia.
In prima pagina c'era un articolo delirante sul cosiddetto Web 2.0 .
Non era la prima volta che sentivo questo termine e cosi', incuriosito, comincio a leggere nella speranza che l'articolo mi chiarisse le idee risparmiandomi la fatica di fare ricerche su interniente.
Macche'.
Non voglio mettermi a fare disquisizioni su che cosa sia e che cosa non sia il Web 2.0 , potete fare una ricerca su google e scoprirlo da voi... solo non andate a leggere siti italiani perche' e' evidente che nel nostro paese nessuno di quelli che fanno informazione ha chiara la differenza cruciale tra Web, Internet ed infrastutture tecnologiche.
Cosi' quando leggo che Web ed internet sono sinonimi mi si accappona la pelle.
Si' lo so sono un Nerd... ma non e' tanto la confusione dei termini che mi ha dato fastidio. Piu' che altro mi ha irritato il fatto che si stia cercando di creare un entusiasmo fasullo intorno a qualcosa che non viene definito con chiarezza.. entusiasmo che ha il solo scopo di creare bolle di sapone nel mercato. Nessuno ha imparato nulla dalla vicenda delle .com? e dalla New Economy ??
Quindi siccome nei vari siti italiani e nell'articolo di cui sopra si citano nomi illustri come quelli di O'Reilly (che e' il propositore della piattaforma web 2.0.. gia' perche' di piattaforma si tratta) o quello del numero uno di Cisco e poi a scendere i managerini di turno della 3 che devono sparare cazzate per promuovere la loro rete cacosa... mi sono riservato di andare a leggere quello che gli stessi hanno scritto in proposito sui siti ufficiali (http://www.oreillynet.com/pub/a/oreilly/tim/news/2005/09/30/what-is-web-20.html?page=1).
Quindi vorrei solo fare chiarezza sui principali strafalcioni della stampa... anche se probabilmente nessuno leggera' questo post almeno potro' dire di aver fatto il mio :)

Dunque primo e piu' grosso strafalcione:
IL WEB NON E' INTERNET!!
Cacciatevelo nella testa..
Il web e' una APPLICAZIONE.. o meglio una piattaforma applicativa. In termini semplici si puo' dire che il Web e' tutto cio' che funziona col protocollo http.
Vi siete mai chiesti come mai tutti gli indirizzi che visitate con il "Browser Web" cominciano con http://www.qualcosa.xx ?? (www sta' appunto per World Wide Web).
Quindi il protocollo http fornisce un metodo per scambiare dati tra applicazioni web e il vostro browser (che implementa i protocolli web). Ok mi rendo conto che la distinzione e' sottile e non del tutto chiara a chi non conosce queste tecnologie da vicino.. ecco perche' tanta confusione.
Quello che vi posso dire con chiarezza e' che : 
- L'aumento di banda non e' il web 2.0.. al massimo e' internet 2.0 (che comunque e' ancora in fase sperimentale in america e gestisce moli di dati dell'ordine dei gigabit al secondo). Quindi al managerino della 3 vorrei dire che aver trasportato l'adsl sul cellulare non lo rende un pioniere del web 2.0 semplicemente perche' il web sta' un livello sopra. E' come se quelli della intel si vantassero di essere realizzatori del web 2.0 perche' le loro cpu masticano piu' informazioni rendendo possibili applicazioni che prima non lo erano... allora siamo tutti pionieri del web 2.0 .. anche io che sono un blogger visto che anche il blogging e' considerato web 2.0

-Il Peer To Peer non e' il web 2.0.. anche qui al massimo puo' essere considerata come una tecnologia accessoria.. e a limite si puo' dire che il principio che e' alla base del P2P sia stato trasferito alle applicazioni web. Ma per carita' non scambiamo la lucciole con lanterne!! Il peer to peer non c'entra una mazza col www e' un protocollo totalmente differente.

Quello che invece questo benedetto web 2.0 vorrebbe essere (e dico vorrebbe perche' ancora non lo sa bene neanche chi l'ha tirato fuori per primo) e' un sistema "innovativo" di concepire le applicazioni web, dove la logica applicativa in se non ha valore senza gli utenti che la usano ed i dati che si accumulano grazie agli utenti stessi. Vedi tutte le applicazioni web di Google , Flickr (o come diavolo si scrive), Blogger, YouTube, ma anche Amazon ecc.. (notare che non ho citato Napster, eMule, Bittorrent e cazzi e mazzi che non c'entrano una cippa).
 In pratica lo scheletro di questo fantomatico Web 2.0 e' gia' li' (ecco perche' ho messo innovativo tra virgolette)... probabilmente i signori citati sopra lavoreranno per fornire una piattaforma consistente  alle tecnologie che sono necessarie alla realizzazione di questi servizi ed un modello standard di sviluppo (Design Patterns)... probabilmente integrando tecnologie di presentazione (XHTML e CSS) con modelli per il trattamento dinamico dei dati (Dynamic Object Model usato da Java Servlet e .Net) con tecnologie per lo scambio dinamico dei dati (XML e XSLT) con tecnologie per il recupero asincorno dei dati (XMLHttpRequest) con tecnologie per la distribuzione del carico computazionale lato client (Javascript) il tutto reso appunto consistente e unitario al fine di facilitare lo sviluppo delle applicazioni di nuova concezione.

Fine del Web 2.0 signori.
E' chiaro che l'aumento di banda ed il potenziamento delle infrastutture internet (vedi CISCO) giocheranno un ruolo cruciale. Ma non si tratta di una evoluzione concettuale quando si parla di infrastutture.. a limite essi seguiranno il trend in atto.. inevitabilmente.. se non vogliono soccombere.




Google e' una applicazione web.. 

Friday, June 29, 2007

Vincenzo Pirrone






Chi fosse in verita' Vincenzo Pirrone non interessera' ai piu'.
Perche' infondo interessarsi di uno sconosciuto?!..
Ed e' questo luogo comune che Vincenzo riusciva a sfatare immediatamente in chi lo incontrava per la prima volta.
La prima cosa che saltava agli occhi di certo era il suo aspetto.. era bello come tutti noi avremmo voluto essere.
Ma non appena apriva bocca riusciva nell'impresa di spostare l'attenzione di chi aveva davanti dal suo bel viso alla sua bella anima. E vi garantisco che non e' un'impresa che puo' riuscire a tutti.
Vincenzo aveva una personalita' entrante, era un attore che recitava il film della sua esistenza. Tutto era spinto da un'impulsivita' carica dell'inesperienza dei suoi anni, che si beffava della durezza della vita.. e se ti fermavi a parlarci per un tempo sufficientemente lungo diventavi bambino come lui ed eri travolto dalla sua voglia di vivere d'emozioni, di impulsi, di amore, di una sofferenza intestina che faceva capolino dai suoi atteggiamenti e che solo chi prestava reale attenzione poteva cogliere.
Soffriva Vincenzo. Soffriva come tutti noi alla sua eta'. Ma a differenza di molti di noi affrontava la sua sofferenza a testa alta, aggredendo la vita senza rifugiarsi in malumori e musi lunghi.. senza piangere mai seduto sulle scale davanti ad una porta che non gli era stata aperta... no.. lui piangeva in piedi e non si vergognava dei suoi sentimenti.

Vincenzo entro' nella mia vita una sera... senza preavviso.
Stavo scendendo le scale di casa e lui era li', nel mio salotto.
Mi e' bastato stringergli la mano e guardarlo dritto negli occhi per capire che era un fratello.
Dopo soli cinque minuti eravamo in cucina a sorseggiare del whisky e confidarci l'uno con l'altro.
Scoprimmo subito di avere un sacco di cose in comune.
Io gli dissi che di solito non davo confidenza agli amici di mia sorella, ma lui mi era piaciuto subito.
Lui rispose che aveva provato la stessa cosa e poi aggiunse:"Fabio io ho pochissimi amici veri ma io e te ci siam trovati ho bell'e visto!".
Nei mesi successivi abbiamo continuato a vederci, lui era spesso a casa mia ed uscivamo insieme. Inutile spiegare che coppia brillante eravamo insieme, vi dico solo che non sono mai tornato a casa con tanti numeri di ragazze in tasca come quando ero con lui.. sembrava di essere due pescatori con rete a strascico e i frutti di quelle uscite li sto' apprezzando ancora adesso a distanza di mesi :D
Ma non era questo che mi spingeva ad uscire con lui, perche' in quel periodo avevo voglia di tutto fuorche' di donne, mi sentivo deluso dai rapporti umani.
Lui mi si apri'.
Una sera andammo io e lui in una enoteca di Lido a sorseggiare vino e a raccontarci.
Una cosa lo tormentava sopra tutte le altre.. si sentiva giudicato. Si sentiva giudicato dalla gente delle sue parti. Mi disse che la gente lo considerava falso e si poteva tastare con mano l'amarezza che portava dentro. Passo' la sera a mettere a nudo tutto se stesso quasi volesse convincermi che lui era una bella persona.
Io lo guardai con calma negli occhi... e gli dissi:"Vince, non devi convincermi di nulla... ti ho gia' detto che in te rivedo me stesso e che io stesso ho avuto spesso gli stessi tuoi problemi coi giudizi della gente... io ti valutero' sempre e soltanto per quello che dimostrerai di valere".
E valeva tanto Vincenzo, gli si poteva volere bene per la sua espansivita' o per il personaggio che interpretava... ma ci si sarebbe persi il meglio! Io lo stimavo per il profondo affetto che aveva per i suoi amici, per l'amore paterno verso il suo fratellino, per il conflitto che aveva con suo padre al quale doveva a tutti i costi dimostrare di essere uomo e per l'amore viscerale verso sua madre. Non c'era discorso che facessi con Vincenzo in cui non saltasse fuori uno di loro. E lui voleva a tutti i costi portarmi a casa sua, farmi vedere la sua famiglia.
Purtroppo non ho mai avuto troppo tempo da dedicargli.. la mia vita si stava spostando verso Milano, verso il lavoro.. e poi non volevo mettermi tra lui e mia sorella.
Una volta pero' capitai a Piombino e lui mi porto' a vedere dove il suo fratellino giocava a biliardo. Che orgoglio suo fratello.
Ci sono un mare di aneddoti che potrei raccontarvi di lui ma non lo faro' per non suscitare l'invidia di chi quegli spettacoli se li e' persi.
A chi invece lo conosceva e ora, come me, piange per lui, vorrei dire solo una cosa.. e la diro' con agli occhi le lacrime di chi e' cosciente che ha perso il suo prossimo migliore amico: Voi che lo avete conosciuto per tutti questi anni, Voi che avete goduto della sua presenza, Voi fortunati che ne avete apprezzato la bellezza interiore.. non consideratelo come un morto. Non fategli il torto orrendo di soffrire tanto per lui da perdere la vitalita', cercate invece il suo spirito, mettetelo vicino al vostro cuore e vivete per lui... non vi diro' che e' quello che lui avrebbe voluto, anche se di sicuro e' cosi', vi diro' invece che e' l'unico modo che avete per rendergli onore!

Vincenzo il 7 Febbraio del 2007 scriveva questo:

"Ma qualcosa cambiera'??? Si vive nelle paure, nelle falsita' dei sentimenti ! Ci nascondiamo dai nostri occhi imbarazzati alla vista del mondo quotidiano. Troppi falsi perbenisimi nascondono le vere identita' degli esseri umani, in un continuo consumismo d'ogni cosa che sia divorabile . Cosi' smettiamo di sognare e di provare sentimenti puri . Voglio perdermi di nuovo, in un amore per il quale valga ancora la pena, piangere, ridere, proteggerlo, viverlo!!!!! "

Vincenzo Sei uno spettacolo!
Il tuo amico Fabio.

Saturday, June 02, 2007

Da Marulli e Favolli

caramant...@hotmail.it
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More options Jun 1, 11:55 pm

Comunità di Sant'Egidio - Disabili mentali - La voce de "Gli Amici"
Antonietta Marino, Raffaella Papetti, Stefano Cochi, Daniele Tronco,
Fabio Franconeri, Alessia. Quest'opera è frutto del lavoro di gruppo
di sei persone ...
www.santegidio.org/it/amici/voce20011118/artista.htm - 10k - Copia
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Nicola
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More options Jun 2, 1:25 am
che il viaggio a milano del nostro sia solo una copertura?
On 1 Giu, 23:55, caramant...@hotmail.it wrote:

che il viaggio a milano del nostro sia solo una copertura?



FabioF.
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More options Jun 2, 2:43 pm
Cosi' anche voi siete venuti a conoscienza del mio increscioso e
tenebroso segreto..
Non avrei mai voluto che la cosa trapelasse, ma anche nn riuscivo piu'
a vivere con questo tremendo peso sulle spalle!
Prestate attenzione amici perche' quella che mi accingo a raccontarvi
e' una storia di buia perdizione e malvagita'.
Nei primi anni della giovinezza mi aggirai un di', colto da
disperazione, per i degradati moli della metropoli versiliese.
Non sapevo di cosa andassi in cerca, forse solo di mera consolazione
per la mia anima straziata dal lutto dovuto all'amara consapevolezza
di aver fallito l'ennesimo compito in classe di matematica. Fu' con
pensieri funesti nella testa e l'angoscia per aver deluso tutti i miei
cari che entrai in quella bettola dove gli spiriti di tanti marinai si
contorcevano nei corpi ebbri e strafatti di oppiacei ed altre droghe
di origine esotica e dagli oscuri effetti.
Non esitai ad unirmi a quell'orgia satanica abbandonandomi alle spezie
psicotrope che, speravo, avrebbero per sempre distrutto il mio
intelletto liberandomi infine dal peso di dover dimostrare un'arguzia
che non mi era propria.
Fu' li' che Lei venne da me.
Una donna vecchia ed avvizita dalla voce acuta. La sua pella era
abbronzata ed inspessita dal salmastro; i capelli lunghi e bianchi con
striature giallastre che le conferivano un aspetto sudicio e
trasandato. Ma la sua presenza era quella rassicurante di chi ha
vissuto mille situazioni e conosce i segreti piu' intimi della natura
delle cose.
Mi rivolse la parola dicendomi: "Io so' cosa ti tormenta giovane
Fabio... Posso aiutarti a scavalcare l'ostacolo che minaccia di
deviare il corso della tua luminosa esistenza.".
"Che diavolo ne sai tu del mio destino, sudicia strega!?! Vattene ora
e liberami dalla tua fetenzia!" risposi io, totalmente sopraffatto dal
piacere fittizio delle droghe.
"Tu.. cosi' bello e perfetto.. che fato ingrato! Cio' che ti manca e'
l'intelligenza per poter giungere alle mete piu' luminose.. per poter
andare sempre piu' su'.. up above the SKY !". La sua conoscienza del
Britannico idioma denunciava una vita vissuta intorno al mondo. Poi si
interruppe per osservarmi e poco dopo disse :" Torna qui fra due
settimane. solo. Ed io ti daro' quello che tanto brami affinche' il
tuo destino si compia!".
Le successive due settimane le passai provando disprezzo per me
stesso, per essermi insudiciato mischiandomi con l'immonda sozzura che
popolava il ghetto. Ma le parole della vecchia stridevano dentro di me
alimentando la mia brama di potere. E allo scadere del tempo ero di
nuovo li' nel ghetto, a cercarla.
Non vi raccontero' tutti i dettagli del nostro incontro, ne' cosa
dovetti darle in cambio del suo servigio.. tutto quello che vi diro'
e' che mi condusse in uno scantinato umido e tetro. La scarsa
illuminazione lasciava intravedere la sagoma di un ragazzo legato ad
una sedia.
"Lui e' Fabio.. Fabio Franconeri", disse la vecchia.
Era un ragazzo brutto e tozzo, si dimenava sull'angusto scrano
mugolando con la bocca bendata.
"E' il tuo doppio! Lui possiede cio' che tu non hai e viceversa!".
A quel punto cominciai a capire quale fosse la sorte che la vecchia
aveva riservato al mio giovane omonimo. Rabbrividii quando lei con
voce stridula e malefica comincio' il suo malvagio rituale di magia
nera. Ma devo ammettere anche che provai una certa egoistica
eccitazione all'idea che avrei ottenuto "il dono" dell'intelligenza.
Quando il rituale fu completato, il giovane sulla sedia era svenuto,
ed io mi sentivo esattamente come prima.
La vecchia si giro' verso di me. Era madida di sudore, coi capelli
sconquassati ed i profondi occhi azzurri profondamente incavati dentro
le tempie che mi fissavano spalancati. Mi disse con i denti digrinati
in una secca e decisa smorfia :"Da oggi in poi ogni volta che
danneggerai il tuo cervello i danni si riveseranno sul tuo doppio,
mentre tu acquisterai un po' della sua intelligenza!".
Ora sapete come mai non rifiuto mai una canna!

Negli anni seguenti intrapresi l'opera di distruzione del cervello del
mio omonimo con vigore alterno.
Non seppi piu' nulla di lui per anni, fino a che non affioro' sulla
rete il sito che Andrea ha trovato e che denucia le mie misfatte!

Ecco... ora sapete... se potete, perdonate la mia anima, poiche' con
l'acquisire dell'aliena intelligenza aumenta sempre piu' anche il
senso profondo di colpa per il delitto di cui mi sono macchiato.

Con affetto,
il vostro Fabio Dorian Fottuto Franconeri Gray.

Friday, May 18, 2007

I Preti, La Pedofilia, Il Papa e l'Informazione Italiana




Cito Le fonti,
Dal sito http://liberoblog.libero.it/cronaca/bl6939.phtml :

"l documentario della BBC trasmesso in Inghilterra nel 2006 sugli scandali dei Preti & Pedofilia. si richiama il “Crimen Sollicitationis” e un documento di Ratzinger che rinnova il divieto a testimoniare in tribunali civili (pena la scomunica) per reati di abusi sessuali che avessero coinvolto religiosi.In Italia non è mai andato in onda, nè i giornali nè gli altri mezzi di informazione vi hanno fatto accenno"

Seguira' mia riflessione.

Friday, May 04, 2007

Sky, Immaginate che...



In una stanzetta angusta, illuminata dal neon e dalle radiazioni catodiche,
l'uomo che batteva a macchina trascorreva i suoi giorni.
Battere a macchina l'aveva sempre affascinato.
Battere a macchina era bello, e lo faceva sentire parte di una lunga tradizione di
battitori a macchina.
Mentre premeva sui tasti di nera plastica il suo pensiero vagava, talvolta soffermandosi sul padre del battitore a macchina, anch'esso stimato membro di una blasonata stirpe di battitori a macchina.
Si ricordava di quando suo padre, con la bacchetta di legno, lo vergava vigoroso se
sbagliava il tempo di una battitura.

"Il ritmo è tutto! Ricordatelo bambino mio!".

Allora quel metodo di educazione gli era sembrato violento ed ingiustificato,
ma adesso capiva che cosa quell'ometto angusto dagli occhi vivaci, che era suo padre,
intendesse dire quando pronunciava le fatidiche parole :"Il cuore del Battitore a Macchina è come quello di un batterista metal, solo che il battitore non si fa di Crack!".
Parole di orgoglio, cariche di sentimento poetico, che costituivano il motto ed insieme l'identità del popolo dei Battitori a Macchina che pure aveva molti altri slogan, come ad esempio:

"Non importa cosa batti, importa solo che ti Sbatti",
o ancora
"Se non sai dove sbattere ricomincia a battere", quest'ultimo poi ripreso anche
dalla "Congrega delle donne Facili".

E poi ancora:
"La tastiera non si schiera!", dal sapore vagamente politico
o "Non pensare, batti!!", che si ritrova sovente attaccato ai monitor di molti battitori a macchina.

Ma l'uomo che batteva a macchina non dava troppo peso agli slogan, li trovava forzati, come le preghiere imposte dal vaticano.. "non c crede nessuno!" ripetava sempre..
Lui si creava mondi suoi. La sua tastiera, ipertecnologica, capace di cambiare i caratteri dei tasti a piacimento, retroilluminata, senza fili.
"Potrei scrivere anche ad occhi chiusi" pensava fra sè e sè, e di tanto in tanto lo faceva.

Ma non si ingannino i lettori,
la vita del battitore a macchina non è tutta rose e fiori come si sarebbe portati a pensare.
Non è solo fluenti tasti che si susseguono in un ticchettio armonioso e delicato, no..
Ci sono cose meno belle nella vita del chiarore ridente dei neon,
della finestrella che da su di un blocco di cemento armato sul quale sono installate
pesanti parabole che puntano verso un cielo plumbeo!
No, non vi illudete! Non è tutto un godere!
Ci sono anche le estenuanti attese che ti venga assegnato un lavoro da battere a macchina, accompagnate dal fremito mordace delle mani ansiose che soffrono la solitudine quando abbandonano gli amati tasti neri.
Ci sono i lunghi malditesta derivanti dalla mancata esposizione alle radiazioni catodiche, quando, per un'insensata voglia di libertà la società impone lunghi fine settimana o, PEGGIO, interminabili ponti dovuti a festività del tutto prive di senso come "La festa dei lavoratori"!
"Ci puo' essere niente di più ipocrita!?", pensa l'uomo che batteva a macchina tra se e se.
"Il lavoratore che fa festa perchè non ha voglia di lavorare ed in più autoelogiandosi ed indicandosi alla società come eroe dello stacanovismo e del progresso.. quando invece se fosse vero sarebbe a lavorare!! Come me..".

Non fateci caso, questi battitori a macchina sono esseri superiori, una casta privilegiata
che non conosce la fatica del duro lavoro o i pericoli di lavori più seri
come ad esempio lo scartatore di lecca lecca o lo sfogliatore di libri con le pagine incollate tra loro..
quelli sì che sono eroi! Quelli sì che meriterebbero una festa!!

Wednesday, April 04, 2007

Conigli Nani e Cotillon



Tutti almeno una volta nella vita si sono posti la fatidica domanda: "Che cazzo sono i Cotillon!?!?!?". E sarebbe bello finalmente avere una risposta... purtroppo in questo post parleremo di conigli nani.. peccato.

Sono dappertutto! Ma da dove vengono? e perché cel'hanno tanto con noi?!?
Il sito Conigli Nani e Cotillon

ha dedicato anni allo studio del fenomeno dei conigli nani detti anche "gli innominabili" o "i figli di satana".
CartaCarbone non poteva rimanere indifferente al lavoro di questi eroi stacanovisti, di questi informatori dell'inconoscibile, di questi detective del profondo.
Ecco uno stralcio di quello che dovreste sapere sulle creature di satana:

"
Il coniglio nano naque insieme alla cioccolata, creazione di satana (riuscite a collegare le cose? cioccolato=coniglio nano, logico no?), per tentare ed ingannare l'uomo.
Ovviamente, come il cioccolato, il coniglio nano fa ingrassare e fa venire i brufoli, soprattutto sul cavo popliteo.

Ma come riconoscere un coniglio nano da uno normale?
ecco alcune differenze tra i conigli nani e i conigli normali:

1 - Il coniglio nano uccide, quello normale no

2 - Il coniglio nano ha una faccia da assassino, basta vedere la foto allegata, Guarda che faccia ha questo bastardo!!!!!!

3 - Il coniglio nano esce la notte e va a puttane con i vostri soldi che vi sudate ogni mese

4 - Il coniglio nano parla

5- Il coniglio nano chiama i numeri a pagamento come l'899 giustificandosi dicendo che è il coniglietto di playboy e deve lavorare

6 - il coniglio nano ruba i posti di lavoro a voi e agli extracomunitari

7 - il coniglio nano non dirà mai "padroncina come ti voglio bene" ma "brutta PUTTANA prendimi l'ultima copia del Times, il mio sigaro e fammi un pompino mentre leggo il giornale!!"

8 - il coniglio nano ti rosicchia le palle mentre dormi solo per il gusto di farlo (test clinici dimostrano che il coniglio nano non prova piacere nel farlo ma pur di romperti le palle lo fà)

9 - il coniglio nano adora Costantino

10- il coniglio nano si sta riproducendo per attaccare la terra...

ma cos'è questo dolore ai testicoli?ahi mi fanno male...EHI TU BASTARDO STACCATI DALLE MIE PALLE!!!!!
"

Che aspettate allora? Non capite la portata del fenomeno? Se volete sopravvivere è il caso che vi andiate ad informare!!

Not kidding!

Monday, April 02, 2007

L'uomo che si innamorò della luna

La prima cosa che avevo imparato da solo, senza l'aiuto di Ida, di Dellwood, di Alma o di chiunque altro, la mia prima verità era questa: scopare è come tutte le altre cose, tu credi di fare una cosa e invece ne fai un'altra. Pensi di succhiare, penetrare e baciare, abbracciare ed eiaculare. In verità, racconti una storia.
Prima di tutto, però, devi sapere di avere una storia. Secondo devi sapere di doverla raccontare. Saperla raccontare bene è importante, ma il segreto per scopare bene è saper ascoltare bene. Scopare diventa bello solo quando due storie cominciano a diventare la stessa storia - storia di sesso da esseri umani - quando due corpi smettono di essere due corpi e cominciano a essere il grande tormento, un unico cuore che batte.
La maggior parte degli uomini, dei poveri uomini, racconta sempre la vecchia storia dell'eiaculazione del cazzo duro, e devono sempre essere loro quelli che appoggiano se stessi.
La maggioranza delle donne, delle povere donne, racconta questa storia, che in realtà non è una storia: tu parli, io ascolto e dimmi quando hai finito. Finiscono sempre per essere quelle a cui si appoggiano i maschi. Non funziona così quando si scopa. Scopare bene è come un baratto, una lotta, uno scambio continuo di racconti e bugie finché non si arriva alla verità.

L'uomo che si innamorò della luna, Tom Spanbauer

Wednesday, March 21, 2007

Tuo figlio si droga!





Non avrei mai voluto essere io a dirtelo!!



Wednesday, March 07, 2007

Seghe... lo sapevi che ti uccidono?

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Sunday, January 28, 2007

Bukkake per tutti!

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Friday, January 05, 2007

The Way You Found Me



The more I smoke, the more I drink
The more I talk, the less I think
The less I think, the more I feel
Folks don't change
They just reveal

My mind is broke, my last nerve is shot
What you want from me, I ain't got
Two plus two will never be twenty-two
So please don't tell me twice what I need to do

There's no rules to lust
Only passion, and it can be so unjust
If we don't speak, we'll get along just fine
Don't ask me how I'm doing
'cause I don't feel like lying

Take me as I am
Or leave me the way you found me