Friday, May 18, 2007

I Preti, La Pedofilia, Il Papa e l'Informazione Italiana




Cito Le fonti,
Dal sito http://liberoblog.libero.it/cronaca/bl6939.phtml :

"l documentario della BBC trasmesso in Inghilterra nel 2006 sugli scandali dei Preti & Pedofilia. si richiama il “Crimen Sollicitationis” e un documento di Ratzinger che rinnova il divieto a testimoniare in tribunali civili (pena la scomunica) per reati di abusi sessuali che avessero coinvolto religiosi.In Italia non è mai andato in onda, nè i giornali nè gli altri mezzi di informazione vi hanno fatto accenno"

Seguira' mia riflessione.

Friday, May 04, 2007

Sky, Immaginate che...



In una stanzetta angusta, illuminata dal neon e dalle radiazioni catodiche,
l'uomo che batteva a macchina trascorreva i suoi giorni.
Battere a macchina l'aveva sempre affascinato.
Battere a macchina era bello, e lo faceva sentire parte di una lunga tradizione di
battitori a macchina.
Mentre premeva sui tasti di nera plastica il suo pensiero vagava, talvolta soffermandosi sul padre del battitore a macchina, anch'esso stimato membro di una blasonata stirpe di battitori a macchina.
Si ricordava di quando suo padre, con la bacchetta di legno, lo vergava vigoroso se
sbagliava il tempo di una battitura.

"Il ritmo è tutto! Ricordatelo bambino mio!".

Allora quel metodo di educazione gli era sembrato violento ed ingiustificato,
ma adesso capiva che cosa quell'ometto angusto dagli occhi vivaci, che era suo padre,
intendesse dire quando pronunciava le fatidiche parole :"Il cuore del Battitore a Macchina è come quello di un batterista metal, solo che il battitore non si fa di Crack!".
Parole di orgoglio, cariche di sentimento poetico, che costituivano il motto ed insieme l'identità del popolo dei Battitori a Macchina che pure aveva molti altri slogan, come ad esempio:

"Non importa cosa batti, importa solo che ti Sbatti",
o ancora
"Se non sai dove sbattere ricomincia a battere", quest'ultimo poi ripreso anche
dalla "Congrega delle donne Facili".

E poi ancora:
"La tastiera non si schiera!", dal sapore vagamente politico
o "Non pensare, batti!!", che si ritrova sovente attaccato ai monitor di molti battitori a macchina.

Ma l'uomo che batteva a macchina non dava troppo peso agli slogan, li trovava forzati, come le preghiere imposte dal vaticano.. "non c crede nessuno!" ripetava sempre..
Lui si creava mondi suoi. La sua tastiera, ipertecnologica, capace di cambiare i caratteri dei tasti a piacimento, retroilluminata, senza fili.
"Potrei scrivere anche ad occhi chiusi" pensava fra sè e sè, e di tanto in tanto lo faceva.

Ma non si ingannino i lettori,
la vita del battitore a macchina non è tutta rose e fiori come si sarebbe portati a pensare.
Non è solo fluenti tasti che si susseguono in un ticchettio armonioso e delicato, no..
Ci sono cose meno belle nella vita del chiarore ridente dei neon,
della finestrella che da su di un blocco di cemento armato sul quale sono installate
pesanti parabole che puntano verso un cielo plumbeo!
No, non vi illudete! Non è tutto un godere!
Ci sono anche le estenuanti attese che ti venga assegnato un lavoro da battere a macchina, accompagnate dal fremito mordace delle mani ansiose che soffrono la solitudine quando abbandonano gli amati tasti neri.
Ci sono i lunghi malditesta derivanti dalla mancata esposizione alle radiazioni catodiche, quando, per un'insensata voglia di libertà la società impone lunghi fine settimana o, PEGGIO, interminabili ponti dovuti a festività del tutto prive di senso come "La festa dei lavoratori"!
"Ci puo' essere niente di più ipocrita!?", pensa l'uomo che batteva a macchina tra se e se.
"Il lavoratore che fa festa perchè non ha voglia di lavorare ed in più autoelogiandosi ed indicandosi alla società come eroe dello stacanovismo e del progresso.. quando invece se fosse vero sarebbe a lavorare!! Come me..".

Non fateci caso, questi battitori a macchina sono esseri superiori, una casta privilegiata
che non conosce la fatica del duro lavoro o i pericoli di lavori più seri
come ad esempio lo scartatore di lecca lecca o lo sfogliatore di libri con le pagine incollate tra loro..
quelli sì che sono eroi! Quelli sì che meriterebbero una festa!!