Tuesday, November 29, 2005

strano.. ma vero.



Un'altro post sull'amicizia... questa volta un po' diverso, riguarda le amicizie virtuali... cioe' che virtualmente sono li' ma che poi non esistono nel mondo reale, per lo meno non nella forma in cui le si immagina normalmente.
Si puo' conoscere una persona senza incotrarla mai e senza aver mai avuto una conversazione vocale con lei?
Credo che tanti internauti mi potrebbero rispondere... io vorrei fare qui la mia riflessione.. perche' credo che ricalchi l'esperienza di molti alla fine.. (cartacarbone, ricordate?).


Quello che non ci siamo detti.

- Ehy Ciaaaaooooo!!
+ Dio, ma sei tu!?!? Hahahahahah!!
- Credevo che non ci saremmo riconosciuti e invece e' bastato uno sguardo...
+ Davvero! E' incredibile.
- ....
+ ....
+ Ehm, ti e' piaciuto il concerto?
- Bellissimo! Un viaggio continuo.
+ si' davvero uno spettacolo!!
(+-) blah, blah, blah, blah.
- err, i miei amici mi aspettano, ho paura che se ne vadano senza di me!
+ gia', anche i miei.
+ ...
+- ..Mi ha fatto piacere incontrarti!
(+-) *baci*.

Perche' nasce un'amicizia?
...di solito stringere rapporti con un altra persona e' un modo per non sentirsi soli.
Ma se hai tanti amici nella vita reale, che cosa ti spinge a cercarne di nuovi su internet?
Internet, non esiste.
Un mio amico lo chiama "interniente".
E in effetti c'e' tutto e nulla. E' come la biblioteca di Babele di Borges.
Dall'altra parte del cavo ci puo' essere chiunque.
Ma se nessuno ti vede, se nessuno ti conosce, se non te ne frega tanto di "chi" ti risponde... insomma se prendi le parole con "le pinze",
allora scopri che ci sono tante menti piu' o meno caratteristiche.
Che puoi farti un'idea di tanti cervelli diversi che coesisteno a volte senza mai incrociarsi, proprio come nella vita reale.
E puoi andare alla ricerca di quello di cui hai bisogno... e magari anche trovarne un bel po'.
Insomma trovi tanta compagnia.
Non credo che questo sia il luogo migliore per raccontare tutti gli affari miei in dettaglio, ma personalmente cercavo un luogo dove poter mettere alla prova me stesso.
A volte le vicende della vita reale ci fanno venire il dubbio di essere inadatti.
Un rifiuto ingiustificato e insensato da parte di una persona che si ama e per cui si pensava di contare puo' farci sentire brutti e inutili.
In qualche modo si ha come l'impressione di non riuscire a legare piu' con nessuno.
Ma e' solo un'impressione?
C'e' di piu' nel mio caso. Il bisogno di raccontare me stesso, e il bisogno di rapportarmi con gente diversa da me.. cosi' solo per sapere se sono in grado di farmi capire da qualcuno oppure rassegnarmi al fatto che non sono in grado di comunicare.
Oltre ai miei vecchi amici reali, in versione telematica ho scoperto altri amici... reali e intangibili.. gente come me.
E dopo qualche mese ti rendi conto che parli piu' con loro che con chiunque altro. Che sanno di te cose che non confesseresti a tua madre.. che hanno condiviso con te momenti intimi e situazioni.. come darti indicazioni su come cucinare, mentre stai cucinando e hai gia' bruciato il sugo della pasta.
Sanno quando stai in paranoia, quando sei felice, quando rientri a casa la notte, quando piove e sei in una capanna di lamiera a notte fonda con i fulmini che illuminano tutto a giorno.
Sanno chi ti ha fatto incazzare, chi ti spacca le palle.. insomma sono dei testimoni scomodi!

Non e' la persona che sta' di la' che e' importante.. tanto sta' a 1000km da te. Non e' il sesso, non c'entra l'amore.. e' l'empatia.
La disinvoltura, l'interesse distaccato, la mancanza di complicazioni, la voglia di aprirsi e il fatto che l'altro ti ascolta.
Io ho una psicologa per amica... dal vivo potrebbe essere una persona spregevole, ma giuro che con me non e' cosi' male ;)
E' strana, a volte matura a volte infantile.. non sembra volerti dare mai troppa soddisfazione, poi d'untratto se ne esce con frasi di una tenerezza eccezionale.. e potrebbero essere sincere o no, ma chi se ne frega tanto mica deve rendere conto a te di nulla?!? E' questo il bello.. se menti, menti a te stesso e basta, questa consapevolezza ti porta a guardarti dentro prima di dire qualcosa.
Nessuna pretesa.. e' bellissimo!

Quello che invece ci siamo detti??
Uno sguardo incrocia l'altro per una manciata di secondi... da lontano, in mezzo alla folla.
Due sconosciuti che incrociano i loro sguardi e per un attimo si fissano in maniera ebete per cercare di capire se si sono gia' visti.. da qualche parte, e una persona di cui si sanno cose che di solito si raccontano a pochi amici intimi, in mezzo ad un mare di estranei.
...preferibile non conoscersi sul serio, il programma di eliminazione testimoni scomodi ha protocolli rigidi.
Nessuno sa' che si sono visti.. l'unica cosa che tradisce l'incontro e' una senzazione di leggerezza che sale pian piano come l'effetto di un farmaco e mi stampa un sorrisino sulla bocca che non riesco a togliermi per almeno dieci minuti di fila.

Direi che e' tutto grasso che cola...

Friday, November 18, 2005

Gente che non ascolta



Vorrei dedicare due righe alle persone che non mi ascoltano.
Mi sono reso conto che sono tante.

Se mi mancano tre esami alla laurea e ne ho aggiunto uno che non devo seguire perche’ sono masochista..
Se quest’esame in piu’ mi occupa 6 ore a settimana solo di lezioni e presuppone anche un progetto a meta’ corso e uno finale..
Se a questo aggiungi le 14 e passa ore settimanali delle altre lezioni piu’ le molteplici ore di studio richieste per acquisire i concetti in tempo per dare gli esami appena finiti i corsi, e poi le ore che perdo in un trasloco infinito che incombe, nero, sulla mia anima…
Se fin dall’inizio continuo a ripetere che non ho intenzione di dare il progetto di meta’ semestre di un corso che non e’ nel mio piano di studi..
Perche’ continui a ripetere :”allora ci manteniamo in contatto per questa settimana che c’e’ da fare in tutti i modi il progetto, eh?!!”
Cosa della proposizione “io non lo faccio” non ti e’ chiaro?!?
Solo che la gente non ha voglia di fare un cazzo e spera sempre che chi ne sa’ di piu’ gli risolva la vita. Mi dispiace per voi.


E poi quelli che pensano che dare 3 esami in tempo sia una passeggiata e non richiedano un impegno costante e totale.. non sono un egoista, siete voi che non capite che “NON HO TEMPO”.

Poi ci sono le migliori amiche, o presunte tali, che dovrebbero fare un poco di ordine nella loro mente perche’ mi sa’ che sono un po’ confuse… Che mi danno addosso con improbabili scenate di gelosia e poi mandano messaggini in cui si chiedono cosa hanno detto di cosi’ grave da meritarsi di prendere la cornetta in faccia..


Ecco a tutti questi individui vorrei dire: imparate ad ascoltare, magari poi riuscirete anche a dare un senso alle vostre vite invece di martellare i coglioni a me!

Tuesday, November 15, 2005

Tanto per tenervi svegli


Segue serie di riflessioni da me fatte sul mondo.. in generale

Fonti di Ispirazione:
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Oggi mi trovavo al cesso… a scrivere.
Che io non c’ho tanti posti dove mi riesce di scrivere..
Non ce ne ho tanti neanche dove mi riesce di cacare se e’ per quello;
Il cesso e’ uno di quei rari lochi in cui mi riscopro capace di fare tutte e due le cose.
Il problema e’ che le due cose si autoalimentano:
Piu’ scrivo piu’ mi viene da cacare e viceversa.
E non mi riesce di sortire da questo circolo vizioso!!
Ora smetto di scrivere magari mi riesce anche di smettere anche quell’altra cosa.. arrivederci.

Liberta' di festeggiare:
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Oggi decorre il quindicesimo anniversario del settimo appuntamento annuale del ritrovo bisestile del calendario sbagliato.
E’ un appuntamento che tutti accogliamo con gioia perche’ e’ uno dei pochi rimasti che ci permette di festeggiare qualcosa di totalmente distaccato dalla sfera emozionale collettiva ed individuale.
Piu’ volte i politici hanno tentato di sostituire questa ricorrenza con altre piu’ impegnative; per fortuna senza successo.
Il fatto e’ che la cittadinanza richiede, almeno una volta all’anno, un’occasione di festa senza l’onere di dover festeggiare per forza qualcosa.
Che cavolo, un si pole fare festa solo perche’ ci frulla di falla?
Che uno deve per forza ricordarsi di un incidente, della liberazione dalla schiavitu’ o del martirio di popoli che non sembrano avere neanche nulla a che fare con noi?
Ocche’ festa sarebbe?
Dice: “Ragazzi oggi si fa festa, c’e’ da esse’ tutti allegri!”;
“Perche’??”;
“Oggi hanno ucciso Mussolini!”;
“Dio Bove, hanno trucidato un uomo e io doverei essere felice e festeggiare?”;
Dice:”Si’”;
Dico:”Vaffanculo, festeggia te! Io festeggio quando mi pare a me!”;
“Ma era un dittatore”;
“Ho capito, allora osserviamo un minuto di silenzio nazionale in onore di quelli che hanno sofferto, che cazzo si deve festeggiare?”;
“Vaffanculo, festeggia quello che ti pare e non ci rompere i coglioni!”.

Sei Giorni al mio compleanno e una maestra felice:
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Stamattina mi sono tagliato il dito con la lampada di camera mentre ballavo da solo.
Ballo da solo! Perche’? C’e’ qualche problema?
Insomma mi sono fatto un bello sbrego. Ora ha smesso di sanguinare.
Oh, tra 6 giorni e’ il mio compleanno.
Da piccino la mia maestra (suor frigidina) si incazzava come una vacca che e’ appena stata marchiata a fuoco quando uno di noi alunni in un tema di italiano scriveva un numero in cifre invece che in lettere… allora per rispetto a lei che ha dedicato la sua gia’ inutile vita all’ancor piu’ inutile e vano tentativo di farci apprendere qualcosa riscrivero’ la proposizione riguardante il mio compleanno. Tra l’altro devo dire che le suore (dalle quali ho frequentato gran parte delle scuole elementari) avevano trovato un modo piuttosto efficace di far apprendere le cose ai bambini: il terrorismo psicologico, la competizione, la mortificazione spirituale e, quando necessario, anche corporale.
Poi la gente si meraviglia che non vado in chiesa.
Bugia; semmai oggigiorno la gente si meraviglia di piu’ se uno ci va in chiesa!
Comunque..
Oh, tra sei giorni e’ il mio compleanno! (Contenta, madre Stitichina? Poverina, magari e’ anche schiattata).
Comunque devo dire che questa cosa dello scrivere e’ divertente.
Oh.. in questi pochi minuti che dedichero’ alla scrittura libera vorrei riassumere, se e’ possibile, la mia vita fino ad oggi.
-Infanzia
-Puberta’
-Adolescenza
-??
Grazie, alla prossima.


L'anatroccolo boschivo nostrano:
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Se vedete l’anatroccolo nostrano, per carita’ non lo toccate!
Potrebbe usare il suo becco contro di voi… L’anatroccolo nostrano non vuole avere contatti. Soprattutto egli non si concede a ad intrattenere rapporti con la zanzara boschiva che particolarmente gli rimane antipatica.
L’animale “Anatroccolo boschivo” presenta tratti molto strani e particolari caratteri non tipici della sua razza. A differenza degli altri anatroccoli esso, ad esempio, utilizza abbondantemente la carta igenica per pulirsi il sedere dopo aver depositato quello che glia andava di depositare. Questo suo abuso di carta da culo ha spinto, negli anni, la comunita’ a bandire questo animale da luoghi pubblici come bar, ristoranti, alberghi e locali con toilettes in generale.
I tratti caratteriali di questo singolare pennuto lo identificano come uno dei piu’ aggressivi del globo. La sua incessante voglia di cesso lo colloca tra I maggiori produttori mondiali di rifiuti solidi organici, secondo solo all’americano medio.
L’abitat naturale di queste creature e’, come avrete intuito, il cesso; ma esse non disdegnano neanche le facolta’ pisane e i ristoranti McDonalds nei quali trovano copiose risorse utili alla produzione dei rifiuti solidi urbani di cui sopra.