
Chi fosse in verita' Vincenzo Pirrone non interessera' ai piu'.
Perche' infondo interessarsi di uno sconosciuto?!..
Ed e' questo luogo comune che Vincenzo riusciva a sfatare immediatamente in chi lo incontrava per la prima volta.
La prima cosa che saltava agli occhi di certo era il suo aspetto.. era bello come tutti noi avremmo voluto essere.
Ma non appena apriva bocca riusciva nell'impresa di spostare l'attenzione di chi aveva davanti dal suo bel viso alla sua bella anima. E vi garantisco che non e' un'impresa che puo' riuscire a tutti.
Vincenzo aveva una personalita' entrante, era un attore che recitava il film della sua esistenza. Tutto era spinto da un'impulsivita' carica dell'inesperienza dei suoi anni, che si beffava della durezza della vita.. e se ti fermavi a parlarci per un tempo sufficientemente lungo diventavi bambino come lui ed eri travolto dalla sua voglia di vivere d'emozioni, di impulsi, di amore, di una sofferenza intestina che faceva capolino dai suoi atteggiamenti e che solo chi prestava reale attenzione poteva cogliere.
Soffriva Vincenzo. Soffriva come tutti noi alla sua eta'. Ma a differenza di molti di noi affrontava la sua sofferenza a testa alta, aggredendo la vita senza rifugiarsi in malumori e musi lunghi.. senza piangere mai seduto sulle scale davanti ad una porta che non gli era stata aperta... no.. lui piangeva in piedi e non si vergognava dei suoi sentimenti.
Vincenzo entro' nella mia vita una sera... senza preavviso.
Stavo scendendo le scale di casa e lui era li', nel mio salotto.
Mi e' bastato stringergli la mano e guardarlo dritto negli occhi per capire che era un fratello.
Dopo soli cinque minuti eravamo in cucina a sorseggiare del whisky e confidarci l'uno con l'altro.
Scoprimmo subito di avere un sacco di cose in comune.
Io gli dissi che di solito non davo confidenza agli amici di mia sorella, ma lui mi era piaciuto subito.
Lui rispose che aveva provato la stessa cosa e poi aggiunse:"Fabio io ho pochissimi amici veri ma io e te ci siam trovati ho bell'e visto!".
Nei mesi successivi abbiamo continuato a vederci, lui era spesso a casa mia ed uscivamo insieme. Inutile spiegare che coppia brillante eravamo insieme, vi dico solo che non sono mai tornato a casa con tanti numeri di ragazze in tasca come quando ero con lui.. sembrava di essere due pescatori con rete a strascico e i frutti di quelle uscite li sto' apprezzando ancora adesso a distanza di mesi :D
Ma non era questo che mi spingeva ad uscire con lui, perche' in quel periodo avevo voglia di tutto fuorche' di donne, mi sentivo deluso dai rapporti umani.
Lui mi si apri'.
Una sera andammo io e lui in una enoteca di Lido a sorseggiare vino e a raccontarci.
Una cosa lo tormentava sopra tutte le altre.. si sentiva giudicato. Si sentiva giudicato dalla gente delle sue parti. Mi disse che la gente lo considerava falso e si poteva tastare con mano l'amarezza che portava dentro. Passo' la sera a mettere a nudo tutto se stesso quasi volesse convincermi che lui era una bella persona.
Io lo guardai con calma negli occhi... e gli dissi:"Vince, non devi convincermi di nulla... ti ho gia' detto che in te rivedo me stesso e che io stesso ho avuto spesso gli stessi tuoi problemi coi giudizi della gente... io ti valutero' sempre e soltanto per quello che dimostrerai di valere".
E valeva tanto Vincenzo, gli si poteva volere bene per la sua espansivita' o per il personaggio che interpretava... ma ci si sarebbe persi il meglio! Io lo stimavo per il profondo affetto che aveva per i suoi amici, per l'amore paterno verso il suo fratellino, per il conflitto che aveva con suo padre al quale doveva a tutti i costi dimostrare di essere uomo e per l'amore viscerale verso sua madre. Non c'era discorso che facessi con Vincenzo in cui non saltasse fuori uno di loro. E lui voleva a tutti i costi portarmi a casa sua, farmi vedere la sua famiglia.
Purtroppo non ho mai avuto troppo tempo da dedicargli.. la mia vita si stava spostando verso Milano, verso il lavoro.. e poi non volevo mettermi tra lui e mia sorella.
Una volta pero' capitai a Piombino e lui mi porto' a vedere dove il suo fratellino giocava a biliardo. Che orgoglio suo fratello.
Ci sono un mare di aneddoti che potrei raccontarvi di lui ma non lo faro' per non suscitare l'invidia di chi quegli spettacoli se li e' persi.
A chi invece lo conosceva e ora, come me, piange per lui, vorrei dire solo una cosa.. e la diro' con agli occhi le lacrime di chi e' cosciente che ha perso il suo prossimo migliore amico: Voi che lo avete conosciuto per tutti questi anni, Voi che avete goduto della sua presenza, Voi fortunati che ne avete apprezzato la bellezza interiore.. non consideratelo come un morto. Non fategli il torto orrendo di soffrire tanto per lui da perdere la vitalita', cercate invece il suo spirito, mettetelo vicino al vostro cuore e vivete per lui... non vi diro' che e' quello che lui avrebbe voluto, anche se di sicuro e' cosi', vi diro' invece che e' l'unico modo che avete per rendergli onore!
Vincenzo il 7 Febbraio del 2007 scriveva questo:
"Ma qualcosa cambiera'??? Si vive nelle paure, nelle falsita' dei sentimenti ! Ci nascondiamo dai nostri occhi imbarazzati alla vista del mondo quotidiano. Troppi falsi perbenisimi nascondono le vere identita' degli esseri umani, in un continuo consumismo d'ogni cosa che sia divorabile . Cosi' smettiamo di sognare e di provare sentimenti puri . Voglio perdermi di nuovo, in un amore per il quale valga ancora la pena, piangere, ridere, proteggerlo, viverlo!!!!! "
Vincenzo Sei uno spettacolo!
Il tuo amico Fabio.