
Una tipa spende la sua vita facendosi fare fotografie in pose da eroina dei fumetti e... beh, vestita da eroina dei fumetti.
Si presenta a tutte le fiere di fumetti e cartoni animati in costume e gira facendosi ammirare dai passanti e posando con e per loro.
Ma i vestiti, il trucco e quant'altro costano.. e allora la grande idea: mettiamo su un sito web personale e chiediamo a quelli che mi sbavano dietro, in maniera velata, di regalarmi i vestiti e gli accessori.
E questo la dice lunga sugli svariati usi che la topa può avere nella socetà moderna.. ma tratterò questo argomento in un pezzo successivo che intitolerò "la topa e i suoi accessori".
Nulla invece sembrerebbe emergere a proposito della salute mentale di una tipa che ama fare la principessa sul pisello.
Voglio dire.. è chiaro ed evidente che costei è perfettamente sana di mente.
Infatti riesce a dare pieno sfogo a quello che è il desiderio celato in qualsiasi intelletto femminile: essere idolatrata dagli uomini e dalle donne.
Tra l'altro mi pare di averla incontrata una volta alla fiera del fumetto a Lucca.. quando avevo circa 17 anni.
Fico, no? E ogniuno vive nel suo piccolo mondo.
Poi invece c'è quest'altra, che scrive tutto rosa e che legge solo manga, che non conosce l'uso della lettera c (e a che serve poi quando qualcuno ha inventato la k!!), che sogna di andare in giappone, che vive nei cartoni animati e cucci cucci e pucci pucci.
I suoi amici non possono che avere nomi come Tenka, Kagame, Kazuto, Kagameshi, Shingi, Trilly, Frully e via e via... complimenti anche a questi indomiti sognatori.
E poi ci sono gli americani che inventano la bomba che fa diventare gay i soldati nemici, nella speranza che perdano più tempo a incularsi fra loro che a combattere (BBC News http://news.bbc.co.uk/1/hi/world/americas/4174519.stm).
E allora ti viene da pensare che la realtà devvero non possa essere univoca e che bene o male tutti la sottoponiamo ad un certo grado di interpretazione più o meno ampio... o magari ne teniamo in considerazione solo un numero limitato di aspetti (chi più chi meno).
Ma che ci frega, tanto noi viviamo nel nostro mondo e gli altri nel loro. Il vivi e lascia vivere si rivela quindi la filosofia migliore come migliore sarebbe l'impiego del nostro tempo se non lo sprecassimo leggendo cose inutili.